Il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala torna in scena dal 27 maggio in un trittico di altissimo interesse, che vuole essere un omaggio a tre grandi musicisti russi, Čajkovskij e Prokof’ev, nei due capolavori di George Balanchine Balletto Imperiale e Il figliol prodigo, e Šostakovič , sulla cui Sinfonia n.7 è incentrata la creazione di Francesco Ventriglia, danzatore del Teatro alla Scala con all’attivo diverse produzioni coreografiche, ma mai sinora inserite nella programmazione scaligera.
Immemoria è il titolo scelto da Ventriglia per la sua creazione che coinvolgerà una quarantina di danzatori della Scala e alcuni allievi della Scuola. L' ispirazione alla base della composizione di Šostakovič sulla quale è stato commissionato il balletto, pone al centro l’uomo e l’orrore di cui è ripetutamente capace, immemore o manipolatore della memoria.
La Sinfonia n. 7 “Leningrado”, emblema di giustizia, libertà e simbolo della disperata lotta contro l’oppressione, viene composta nel 1941 durante il bombardamento della città da parte delle truppe naziste, e nella stessa città, stremata dall'assedio, viene eseguita nel 1942 dall’Orchestra della Radio, richiamata dal fronteai fino ad ora inserite nella programmazione scaligera.
Accanto a questo atteso debutto, il programma onora ancora una volta la genialità di George Balanchine con due titoli da tempo assenti dal palcoscenico scaligero, che impegneranno la compagnia sul piano squisitamente tecnico-accademico e anche interpretativo: Balletto Imperiale, lavoro di grande classicità e astrazione, omaggio allo splendore dell’antica capitale russa San Pietroburgo, atto d’amore di Balanchine nei confronti dello stile impeccabile delle sue origini accademiche, di Petipa, padre del balletto classico e di Čajkovskij, il suo più grande compositore. Sarà impreziosito, in alcune recite, da Massimo Murru e Alina Cojocaru, principal del Royal Ballet, che sostituisce Svetlana Zakharova. La étoile scaligera ha dovuto rinunciare a causa di un infortunio.
Il figliol prodigo, secondo titolo di Balanchine in programma, debuttò nel 1929 inaugurando quella che sarebbe stata l’ultima stagione parigina dei Ballets Russes, pochi mesi prima della morte, a Venezia, di Djagilev e della dissoluzione della leggendaria compagnia. Il libretto, di Boris Kochno, si basa sulla parabola del Vangelo secondo San Luca. Balanchine, ispirandosi allo stile dell’allestimento di Georges Rouault, basato sulle icone russe, e al clima espressionistico che si respirava nell’Europa del tempo, pur rispettando la parabola evangelica connota il balletto di forti tinte drammatiche, di esotismo e sensualità. Il ruolo protagonista sarà interpretato da Antonino Sutera, Maurizio Licitra e Federico Fresi, e la seducente Sirena da Emilie Fouilloux, Gilda Gelati e Marta Romagna.
TEATRO ALLA SCALA.
21 anteprima giovani,, 27, 28 maggio - 1, 5, 7, 8, 9, 10, 11, 12 giugno 2010,